Trucida, poco lucida L'arte nel corpo brulica Scrivo una bucolica Sono in fase rem alcolica La voce poco armonica Compenso con la retorica Allitterazione stato di sublimazione Scarsa la dote della mia generazione Percepita la loro macchinazione mi alieno nella composizione Umiltà e furore che combinazione Scavalco recinto della subordinazione Ho il fiuto per le arti illusorie Ed è per questo che ho rime come cesoie non prendere le scorciatoie Non sarai la firma delle tue suole cerca di vargare queste soglie Non avrai altre scappatoie Il piano perfetto è la confusione Il metodo unico della sopraffazione Critica e paranoica nell'introspezione L'indecisione non da retta alla ragione Ma non esiste guarigione Ed è quasi folgore Anche un battito di ciglia può sconvolgere Lascio il tempo riavolgere è il momento di soccombere Ma intanto realizzo un'altra delle mie opere