E io continuo a vivere, ma mi pento Perché il cuore batte, ma ho il cervello spento Sento la cenere consumarmi da dentro Vorrei vivere, ma è inutile che tento. Tiro, aspiro, espiro, non me ne accorgo neanche ma respiro e forse è anche per questo che in fondo al cuore mio mi dico vivo Volevo fare passi in queste terre con te al mio fianco Volevo starti accanto anche quando ero, triste, incazzato o stanco È solo ora che realizzo mi pento fumo 88 sigarette insieme e resto fiacco In questo letto che è sporco di me, però ho le labbra che sanno di te ancora e più tiro su con il naso mentre piango più mi accorgo che speranza non c'è. Stanco, depresso, indefesso, Inadatto ad ogni contesto Faccio presto Mo mi vesto, Ma resto sempre sconnesso Inadatto Mi distraggo Per ogni cosa, son matto Ma purtroppo Ti penso troppo E continuerò per tempo ignoto Ed è inutile provare dei sentimenti contorti Semplicemente io sono Fløki, e tu sei la mia Þörvi, Noi signori di Kattegat, Ragnar e Lagërþa, Io sono il santo vestito d'amianto e tu la mia Berta. Volevo fare passi in queste terre con te al mio fianco Volevo starti accanto anche quando ero, triste, incazzato o stanco È solo ora che realizzo mi pento fumo 88 sigarette insieme e resto fiacco In questo letto che è sporco di me, però ho labbra che sanno di te ancora e più tiro su con il naso mentre piango più mi accorgo che speranza non c'è. E ora che penso realizzo che è il primo pezzo che scrivo per te e che lo scrivo mentre nella mia vita non c'è più alcun motivo per pensarti, ma tu sei qui dentro e non riesco a farti uscire Da questo letto che è sporco di me, però ho le labbra che sanno di te ancora e più tiro su col naso mentre piango più mi accorgo che speranza non c'è.