[Testo] Se penso agli errori commessi mi viene da ridere e penso che sono uno scemo Perché alle cose ci credi finché non realizzi che la verità è come il cielo tipo un bambino che guarda all'azzurro su in alto pensando che il cielo è sereno vaglielo a dire che dietro all'azzurro c'è un mare di fuoco con lo spazio nero BOOM! ricordo giornate d'estate, cemento alle spalle, le mani sudate 14 anni, i calli gialli e i blocchi di pietra tipo a tonnellate 40° gradi di sole, spalavo, impastavo, innaffiavo, sognavo e giocavo coi pezzi di plastica a croce dei muratori, i distanziatori. Questo lo scrivo per dire che so cosa sia il sacrificio guardo al passato pensando "che schifo" ma poi mi ricordo che invece è servito mi ripetevano "è troppo caro" mi ripetevano "non c'è denaro" sono cresciuto e ho capito crescendo che i soldi li fai se sai cos'è il denaro un po' mi vergogno se penso alle cazzate che ho dentro giuro non sono me stesso a volte mi stresso voglio incontrare me stesso a volte mi sento confuso, la mente che mi urla "Peppe mi hai deluso, dicevi che avresti ottenuto di meglio, è passato del tempo ma tu che hai concluso?" Fanculo i cattivi pensieri, ho imparato che uccidono, un mix di veleni mi tolgono vita succhiando energia, mi vogliono a terra ma la vita è mia quindi fanculo a chi non c'è mai stato, fanculo al me stesso che pensa di se che sono un fallito, babbo e riardato e che di speranze oramai non ce n'è il pregiudizio della gente, se l'ascolti muori dentro ti divora dall'interno come un tarlo con il legno non credevo le parole facessero così male solo perch'ero diverso ho subito tutto sto male ricordo ero solo un bimbetto nella stanzetta, sul letto guardavo per terra con lo sguardo perso cuore distrutto e pensavo "mi dice che sbaglio su tutto" mia madre dispiaciuta mi chiese "cosa succede?" risposi singhiozzando che papà non mi voleva bene