la mia vita trascende verso le rapide su un letto di pietre taglienti come vetri rotti,fino a sanguinare scorro il fiume tingendo di rosso il suo manto,un cuore infranto non è come l'anima che ti sta vicina ma e fuori dal petto,vorrei celebrare una festa nel nome dei vecchi tempi per poi ritornare nel vuoto dei tempi presenti,bruciare fino a gridare in silenzio,l'abitudine fa il suo corso,navigando tra la vita e la morte mi guardo intorno e vedo me stesso ogni giorno più morto,mi specchio vedo tutto sfocato il mio aspetto a tratti riesco a vedere il mio spirito ma il corpo e dentro una illusione,arancione il mio colore,come raggi di sole che fanno ricordare chiaro chi sono,un genio ed un folle,caotico,forte e molto caparbio,ora da stella caduta da questo cielo,brillo in terra,nonostante le difficoltà ho il quoziente adatto per andare avanti,bye! ©