Anche quest'anno dico andrà alla grande Sta gente che ne sa di me che sputo sangue Fanculo tu, narcisista dimmerda e la tua finta mentalità aperta Guardate, parlate, giudicate e usate Vite imputate da parole sbagliate Chiamate, risate d'estate cazzate. Sapessi quante ne ho passate Camminate, sparate che spero voi mai abbiate. Guardate, vi alzo il dito medio a voi di un certo ceto soldati disarmati sotto assedio. Corpi morti. Rapporti distorti. Sporchi, proprio come i soldi. Non odi le urla nei miei racconti. Pioggie estive, inaspettate e folli. Vite cattive senza rime, ne fogli. Lascio a quest'anno le mie delusioni Dimentico tutto: una notte da leoni. Che faccio a Capodanno? Credo i miei si uccideranno. Scendo in centro mentre ubriaca venero l'asfalto. Mentre evito lo sguardo codardo, bugiardo di questo bastardo. Mi lascio alle spalle il tuo ricordo speciale. A te mancano le palle anche dopo Natale. Di amici ne ho persi, come le parole in questi versi. Pensassi meno ai testi, a sti pensieri disonesti. Vi apprezzerei di più e mi amerei di meno. Altro che cielo più blu, qui diventa tutto nero. Anno nuovo, nuove mazzate. Non ho proprio tempo per le tue cazzate. Vita nuova, altre serate. Invece stessi pub e compagnie sbagliate. Cosa vuoi che cambi? Sta città è triste. Sembra di guardare Bambi. Facce già viste. Morissi insieme a quest'anno non sarebbe un funerale, ma il mio compleanno.