MATTEO ZECCHINI

in-dipendenza da te

MATTEO ZECCHINI
in-dipendenza da te

81 Plays

02 Jul 2021

aspetto da tempo un momento che arriva a stento forse perchè non ho più tempo o non m'accontento, ma nel contempo contemplo lo stato dell'essere contento solo dietro a nuvole adirate che vanno controvento. mentre cammino per strada ripenso al compenso avuto per tutte le volte in cui mi hai tolto il saluto per ogni minuto speso senza senso chiedendo al cielo aiuto accarezzandoti la pelle che forse al diavolo ho venduto scrivendo un verso per tutto ciò che è stato o ciò ch'è andato davvero perduto scende lava dagli occhi per chi non smette d'amarti lasciamo stare gli aborti su quei finali i tuoi tocchi anche se i fiori son morti domani torni coi tacchi e resto fermo a guardarti come giocassimo a scacchi mi dici abbi pazienza se resta solo un attimo di dipendenza da te e non ne faccio a meno non resto senza nemmeno bevo caffe dimentico il tuo seno che se restiamo nudi è solo ancora perchè non c'è abbastanza veleno per me non è che prima mi studi e dopo tu m'illudi cadendo dentro ai clichè dici che poi ti chiudi abbraccio stretti i nostri sogni crudi preludi d'ideali o solo una sorta di bisogni irreali sottesi da una linea grigia di ricordi irrazionali che nasconde ciò che non vedi come lucide visioni trascendentali

1 Comments

Leave a comment

3 years ago

aspetto da tempo un momento che arriva a stento forse perchè non ho più tempo o non m'accontento, ma nel contempo contemplo lo stato dell'essere contento solo dietro a nuvole adirate che vanno controvento. mentre cammino per strada ripenso al compenso avuto per tutte le volte in cui mi hai tolto il saluto per ogni minuto speso senza senso chiedendo al cielo aiuto accarezzandoti la pelle che forse al diavolo ho venduto scrivendo un verso per tutto ciò che è stato o ciò ch'è andato davvero perduto scende lava dagli occhi per chi non smette d'amarti lasciamo stare gli aborti su quei finali i tuoi tocchi anche se i fiori son morti domani torni coi tacchi e resto fermo a guardarti come giocassimo a scacchi mi dici abbi pazienza se resta solo un attimo di dipendenza da te e non ne faccio a meno non resto senza nemmeno bevo caffe dimentico il tuo seno che se restiamo nudi è solo ancora perchè non c'è abbastanza veleno per me non è che prima mi studi e dopo tu m'illudi cadendo dentro ai clichè dici che poi ti chiudi abbraccio stretti i nostri sogni crudi preludi d'ideali o solo una sorta di bisogni irreali sottesi da una linea grigia di ricordi irrazionali che nasconde ciò che non vedi come lucide visioni trascendentali

You may also like