Gioco con sti giochi, solo che poi non gioca più nessuno È tiro sti dadi, poi passo in silenzio prima che senta qualcuno Che sti guai li creano, qua, quelli che sono senza futuro, per mia madre ti giuro, se giro sicuro, se vendo assicuro, ti parlo e fatturo, Parli a me, parli a un muro, mi vesto di bianco, per il mio vissuto, e vado pulito, che qua mi hanno cresciuto, quelli che mo mi chiamano mito, io non ammiro, sti qua che rosicano, alla fine son libero, e diventa una corsa, potrei scriverci un libro, del perché sbaglio sta mossa, tanto continuo, finché non mi molla, e poi dopo scuola, sempre al parchetto, manco ci entravo, compravo il pacchetto e dentro pensavo a sto progetto, adesso è fallito, adesso è diverso, e dov è finito, io sogno lo stesso, ma non duro infinito, con l'animo in gesso, sto sorriso finto, vado perplesso, seguo sto ritmo, tanto confesso, mi manca il suo vestito, il suo modo, o il suo sorriso, adesso vano, vario mano, penso mai no, ride con lui come rideva con me, Io passo per stronzo, lei amabile Ridotto in scopata un rapporto stabile Se penso, penso ad ucciderle E poi nascondile È improponibile Un ti amo però scopale