Al margine del mare siedo per pensare,un vortice in testa da contrastare,buio dentro muoi presto,di odio mi vesto,il vestito è sempre lo stesso,posso dire essere me stesso,nonostante tutto porto sempre qualcosa dentro,un cuore nero tetro remoto dal essere umano perfetto non sono cieco e mi dispiace,vorrei non vedere tutte queste faccie,nessuno si assomiglia,ho imparato che ognuno in testa ha la sua avaria,guardo sempre oltre alla luce del sole è al buio della notte,mi curano queste note, antidolorifico droga che mi inghiotte,mi fa guardare nitido,più consapevole della mia sorte Tra illusioni e botte,ne sono uscito forte,la notte non mi fotte,desideri dentro una lapide,prego pure sta notte,illumino grotte ignote,vago nel inferno che mi nuoce Ma questo vuoto che mi sento,astento posso riempirlo più facile a dirlo il problema è che non mi accontento,ma è quando sono solo,,, che traino il peso delle giornate,un foro nel petto,una foto vicino a letto,il passato da dimenticare,Ho scelto la strada più buia ho trovato un nesso, a quella voce che in testa mi sussurra, è la coscienza dentro ruba ogni aspetto del mio pensiero pensi che non lo pesato il dolore incastrato indeciso quindi ho inciso la croce del peccato,sono nato sbagliato ho giusto chi lo sà,il creato se esiste mi dia una spiegazione sono qua aldilà della verità respiro solo fumo ho perso il sonno e pure la lucidità Sono solo nel molo,al margine mi specchio,fumo tutto da solo,sono grigio dentro,la luna sta in mezzo,è il mio punto fermo,continuo ha non fermarmi,pure se sto impazzendo
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Al margine del mare siedo per pensare,un vortice in testa da contrastare,buio dentro muoi presto,di odio mi vesto,il vestito è sempre lo stesso,posso dire essere me stesso,nonostante tutto porto sempre qualcosa dentro,un cuore nero tetro remoto dal essere umano perfetto non sono cieco e mi dispiace,vorrei non vedere tutte queste faccie,nessuno si assomiglia,ho imparato che ognuno in testa ha la sua avaria,guardo sempre oltre alla luce del sole è al buio della notte,mi curano queste note, antidolorifico droga che mi inghiotte,mi fa guardare nitido,più consapevole della mia sorte Tra illusioni e botte,ne sono uscito forte,la notte non mi fotte,desideri dentro una lapide,prego pure sta notte,illumino grotte ignote,vago nel inferno che mi nuoce Ma questo vuoto che mi sento,astento posso riempirlo più facile a dirlo il problema è che non mi accontento,ma è quando sono solo,,, che traino il peso delle giornate,un foro nel petto,una foto vicino a letto,il passato da dimenticare,Ho scelto la strada più buia ho trovato un nesso, a quella voce che in testa mi sussurra, è la coscienza dentro ruba ogni aspetto del mio pensiero pensi che non lo pesato il dolore incastrato indeciso quindi ho inciso la croce del peccato,sono nato sbagliato ho giusto chi lo sà,il creato se esiste mi dia una spiegazione sono qua aldilà della verità respiro solo fumo ho perso il sonno e pure la lucidità Sono solo nel molo,al margine mi specchio,fumo tutto da solo,sono grigio dentro,la luna sta in mezzo,è il mio punto fermo,continuo ha non fermarmi,pure se sto impazzendo
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