Stewie g

Hell-O'

Stewie g
Hell-O'

4 Plays

06 Apr 2020

seduto al tavolo cerco di chiudere un patto col diavolo notti insonni e incubi del passato mentre urlo per cambiare cio che è stato intanto la tv ci rassicura copro il volto per stare dentro quattro mura non credo passerà neanche stanotte vedo nul buio preti che vanno a mignotte la nostalgia è sovrana, danza sulla lama diavolo in terra cerco solo il mio nirvana ma qua il paradiso non c'è e non so che dire a te o pensare di me potrei farlo come se fosse arte ma una voce dice di farmi da parte lunghi artigli che scorrono sulla mia pelle mentre spero che un giorno rivedrò le stelle ti aspettavo ora vieni a chiedere pegno più avanzo più è oscuro il disegno voglio erba quando non ho soldi e soldi se sto senza erba il cuore fa tatata come a boldi non mi sento di parlarti del presente non ti spiego perché sto sempre assente non ho voglia di menzionare il passato e il futuro manco l'ho nominato oh maria a piedi nudi sullo steccato da ogni incubo sono torturato quante volte muto volendo gridare quando non hai parole inizi a rappare e parlo di tutto e dico mai niente non sto a tempo per piacere alla gente barre lunghe e pezzi corti perché se ti ascolti manco tu ti sopporti e guardavo al giorno zero del rap quando non si faceva per il jet set sono aghi sporchi che infettano il mondo a braccetto coi demoni secondo girotondo poi fanno i video ig con le pistole le vostre rime si infamano da sole non aspetto il sole mica sono Neffa ascolta questo pezzo io sembro solo l'ennesima beffa la scelta ora è morire povero o contagiato che cazzo,non me lo sarei mai aspettato brutto affare la galera e pure i domiciliari abbiamo il male senza medicinali e io non so a chi credere, quarto potere se al tg il giornale oppure la tele siamo compressi come gli insetti del podere e fatti un giro e non vorrai più vedere lo faccio e non sarò mai premiato lo faccio perché mi piace non sarò mai pagato aspettavo all'angolo col volto stanco figlio di una notte andata in bianco non rappo di autocelebrazione canto come autodistruzione rime senza tempo ne ritornelli non ho cazzi, son caduti pure quelli sai a 25 poi si cresce è una vita che mi chiedo come cazzo se ne esce ululo ubriaco come un lupo alla luna neanche oggi avrò fortuna e senti questi come spaccano poi vedono le luci blu e si abbracciano scrivi con l'argento sul muro il tuo nome quattro discipline ome nomen

1 Comments

Leave a comment

4 years ago

seduto al tavolo cerco di chiudere un patto col diavolo notti insonni e incubi del passato mentre urlo per cambiare cio che è stato intanto la tv ci rassicura copro il volto per stare dentro quattro mura non credo passerà neanche stanotte vedo nul buio preti che vanno a mignotte la nostalgia è sovrana, danza sulla lama diavolo in terra cerco solo il mio nirvana ma qua il paradiso non c'è e non so che dire a te o pensare di me potrei farlo come se fosse arte ma una voce dice di farmi da parte lunghi artigli che scorrono sulla mia pelle mentre spero che un giorno rivedrò le stelle ti aspettavo ora vieni a chiedere pegno più avanzo più è oscuro il disegno voglio erba quando non ho soldi e soldi se sto senza erba il cuore fa tatata come a boldi non mi sento di parlarti del presente non ti spiego perché sto sempre assente non ho voglia di menzionare il passato e il futuro manco l'ho nominato oh maria a piedi nudi sullo steccato da ogni incubo sono torturato quante volte muto volendo gridare quando non hai parole inizi a rappare e parlo di tutto e dico mai niente non sto a tempo per piacere alla gente barre lunghe e pezzi corti perché se ti ascolti manco tu ti sopporti e guardavo al giorno zero del rap quando non si faceva per il jet set sono aghi sporchi che infettano il mondo a braccetto coi demoni secondo girotondo poi fanno i video ig con le pistole le vostre rime si infamano da sole non aspetto il sole mica sono Neffa ascolta questo pezzo io sembro solo l'ennesima beffa la scelta ora è morire povero o contagiato che cazzo,non me lo sarei mai aspettato brutto affare la galera e pure i domiciliari abbiamo il male senza medicinali e io non so a chi credere, quarto potere se al tg il giornale oppure la tele siamo compressi come gli insetti del podere e fatti un giro e non vorrai più vedere lo faccio e non sarò mai premiato lo faccio perché mi piace non sarò mai pagato aspettavo all'angolo col volto stanco figlio di una notte andata in bianco non rappo di autocelebrazione canto come autodistruzione rime senza tempo ne ritornelli non ho cazzi, son caduti pure quelli sai a 25 poi si cresce è una vita che mi chiedo come cazzo se ne esce ululo ubriaco come un lupo alla luna neanche oggi avrò fortuna e senti questi come spaccano poi vedono le luci blu e si abbracciano scrivi con l'argento sul muro il tuo nome quattro discipline ome nomen

You may also like