2bock

_Deat_13-35

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_Deat_13-35

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19 Mar 2020

Cammino su spine, su righe che sembran non abbia fine e il ricordo, il rimorso che sembra non finire, chiarire che da chiarire non c'è più niente, si sente la gente mente, un mondo di merda e tanta merda per voi merde, qua la gente perde e non ricorda, se gli do corda, aspettano la rabbia del cane e si spaventano se poi morda, fortuna assorta, contorta, di sta vita e ciò che comporta, importa, solo se lasci l'impronta, sprona sta gente e non morire a non dormire, fredde e pronte a finire canna da fucile, non uscire, da sto freddo inverno, non mi sento, parole al sole attento e se spento divento violento, cruento a viole di violini croce, scuro noce, dico sottovoce che la morte è lenta ma non veloce, su sto beat ogni trip è una manata, double play nada, pronti all'armata, ogni pugno in faccia vale doppio,è una cannonata, motore a scoppio, falcio membri per centri si come l'oppio, chiuso in una stagnola, l'odio in persona, per ogni zona trema il re ma non cade mai la corona, vecchi ricordi scuola, fogli viola per ogni parola, la noia che dimora, e la testa al chiuso, fuso che non paga la mora, gioia di stee membri stanche, compiante, per quante volte ogni parola diventa pesante, stanco di girarti a vuoto, nell'ignoto, se il passato è passato remoto, ed ogni scossa, è la mossa di un terremoto, è un moto rivoluzionario sto ar giro in giro non sto attento al ciocco vendo la neve al fiocco, se sto chiuso nel mio blocco, e schiocco le dita, ad ogni passante, ma per ogni istante è sempre la stessa immagine Sto in giro diamine, tra mine, resto esanime, saggezza in pagine, l'indagine in testa la stessa immagine e sto in giro diamine E sto in fragile, lacrime su pagine, sto ar giro facile fuori crollà il mondo Cartagine, ma è sempre la stessa immagine Ho la fame di chi la fame la vuol mangiare e brama perché ha due bocche da sfamare e l'infame che recita sta cantilena, il futuro mena, ho memorie scritte su pergamena, e se salta un aria un'altra la scena io faccio la panza gonfia e la tasca piena, voglio fuggire, ruggire su sto mondo resto ferito, ho parole sul 3o dito, qui per ogni rima è un rito, e non ritorno, informi sti 4 cani, alzo le mani per mandare all'aria i piani, semo a testuggine birra che fa ruggine veri romani, prendo colpi e non mi accascio pugile, qui passano le scariche, le stamine, dentro di me voragine, sfoglio cariche su carichi pendenti so che mi senti, è sempre la stessa immagine inutile che ti penti Sto in giro diamine, tra mine, resto esanime, saggezza in pagine, l'indagine in testa la stessa immagine e sto in giro diamine E sto in fragile, lacrime su pagine, sto ar giro facile fuori crollà il mondo Cartagine, ma è sempre la stessa immagine

5 Comments

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4 years ago

scusami ma un mucchio di ragazzi mi scrivono e ho le chat bloccate ascolto solo musica

4 years ago

vi ringrazio entrambi❤️

4 years ago

bella mi piace anche il testo

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