È da una mezz'oretta che fisso la bozza bianca Sarà la quinta volta che cancello sta barra Ma il cancello che ho dentro si spalanca se la mia faccia s'incanta alla tua espressione mezza matta e mezza magica Dentro la mia testa stai comoda su un sofà Mi hai detto che non devo, ti ho detto "che ci posso fa" Se mi doni felicità, io alla ricerca tipo BoJack Sei l'accento che varia tra "àncora" e "dammene ancòra" Sì dammene ancòra, Dante in Vita Nova Tu e quella storia, mia copia buona fatta donna Cocktail con la vodka senza soglia Tu la parte più bella di una sbronza senza sosta Non scendo da sta giostra, la vita è tosta ma anche nostra se smorza questa forza facciamo una smorfia grossa L’anima che lotta e non molla Finché non rimane stanca morta tipo Mortal Kombat Rit. (X2) Sarà stato l’universo io che da diverso spesso perdo Sarà stato l’universo ora 40 gradi in inverno E ci penso spesso, poi sorrido e mi immedesimo Ho progettato a matita il tuo ritratto medesimo Con ogni difetto e il perché l’ho scelto te lo spiego Mille tratti incerti fanno il tratto netto di un disegno E ho gli occhi rossi, no non fumo un personal Insonnia, assuefatto da te tipo lexotan Vertigini come mille giri a rainbow Magiciand Capogiri, ansia come la sindrome di stendhal Aspetta, panta rei “tutto scorre” ma con te il tempo si ferma, poi mi baci e corre Ripercorre e mi percuote ogni emozione forte e dolce Dando voce,dentro piove tu sole, luce in fronte E mi dispiace non capacitarmi Sono un incapace che fa danni da anni Spesso è capace che non so come comportarmi Ma tu sei un'esplosione tipo strage di capaci Rit. (X2) Sarà stato l’universo io che da diverso, spesso perdo Sarà stato l’universo ora 40 gradi in inverno Lingue che danzano all'unisono Pezzi che si incastrano e suppliscono Agiscono d'istinto e ridono uniti come da un filo limpido, se dici il 16 in due significa infinito mi sento un licantropo un mostro ibrido composto opposto contorto: umano e incubo A stento te l'ho detto te lo dico e ribadisco Ma tu di rimpetto mi dici "sei perfetto cretino" Ferite e tagli senza margini tu non te lo immagini Ma curi con i baci queste immense voragini Sporadici insieme unici e magici, mi guarisci come i salici se sorridi guardandomi E no non voglio solo il sesso perché regali a me stesso l’affetto vero di cui necessito da tempo Quando sul letto mi stai sopra al petto sento il battito in un attimo fare da zero a cento, poi duecento Io il poeta, tu la mia musa pura d'umiltà vestuta Tu libogaina della mia testa confusa Nell'erebo dei complessi dei quali scrivo Sei meglio della musica: mi fai sentire vivo Rit. (X2) Sarà stato l’universo io che da diverso, spesso perdo Sarà stato l’universo ora 40 gradi in inverno