XANE-H
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~space hell~

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05 Nov 2019

ho paura di cose che non esistono psyco pare a cui obbedisco bro sul missile termo nucleare appassisco sotto forma di atomi che impazziscono muto tra radiazioni di vento solare cresciuto con la sensazione crepuscolare di esser l'unico senza un'azione banale chiedetemi se grido e quanto fa male trascendo leggi da capo continentale versetti da pennelli di un gringio glaciale verso sti insetti nella scodella del pane e che non sia mai data la colpa al cane fuggo da luoghi celati agli occhi umani in posti dove tutto è nero e comandano i mostri lunari mi condanno per atti atroci di voci feroci che il sangue mio attira i vampiri più forti apro il terzo e la fronte mi brilla mi rimetto in sesto tra fronde di weeda il petto lacerato da lacrime di bimba il demone che ho dentro mi fa lo sguardo lilla perdo la testa ma non mi anno decapitato come se perdi il cuore si lei l'ha mangiato resto in ombra tra fumo e odio filtrato ma questa canna non ha il filtro e non l'ho mai notato la tua astuzzia si è fatta incoerenza vuoi aggirare l'etica ma non sai starne senza mi guardo attorno e percepisco l'assenza non sei una droga ma crei dipendenza lasciami soffrire come meglio credi che sei un'altra vittima dei miei neuroni jedi la drogha aiuta i problemi e ne ho i polmoni pieni l'angoscia mi affoga sotto cera stampandomi su teli nutro la mente alla fine è questo che conta un soffio di ispirazione fa la giornata meno storta raccontami ancora i passi di quel versetto con te resto schietto, chi sono? non me l'hai mai chiesto acida da arancia io unto da arancino pallida da malaria sotto unghie da felino lo sguardo sopraffino, mi porta sopra fino al suo ego come fossi il divino, poi sanguina

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5 years ago

ho paura di cose che non esistono psyco pare a cui obbedisco bro sul missile termo nucleare appassisco sotto forma di atomi che impazziscono muto tra radiazioni di vento solare cresciuto con la sensazione crepuscolare di esser l'unico senza un'azione banale chiedetemi se grido e quanto fa male trascendo leggi da capo continentale versetti da pennelli di un gringio glaciale verso sti insetti nella scodella del pane e che non sia mai data la colpa al cane fuggo da luoghi celati agli occhi umani in posti dove tutto è nero e comandano i mostri lunari mi condanno per atti atroci di voci feroci che il sangue mio attira i vampiri più forti apro il terzo e la fronte mi brilla mi rimetto in sesto tra fronde di weeda il petto lacerato da lacrime di bimba il demone che ho dentro mi fa lo sguardo lilla perdo la testa ma non mi anno decapitato come se perdi il cuore si lei l'ha mangiato resto in ombra tra fumo e odio filtrato ma questa canna non ha il filtro e non l'ho mai notato la tua astuzzia si è fatta incoerenza vuoi aggirare l'etica ma non sai starne senza mi guardo attorno e percepisco l'assenza non sei una droga ma crei dipendenza lasciami soffrire come meglio credi che sei un'altra vittima dei miei neuroni jedi la drogha aiuta i problemi e ne ho i polmoni pieni l'angoscia mi affoga sotto cera stampandomi su teli nutro la mente alla fine è questo che conta un soffio di ispirazione fa la giornata meno storta raccontami ancora i passi di quel versetto con te resto schietto, chi sono? non me l'hai mai chiesto acida da arancia io unto da arancino pallida da malaria sotto unghie da felino lo sguardo sopraffino, mi porta sopra fino al suo ego come fossi il divino, poi sanguina

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