Vorrei fa n'sarto n'aria il buco della ultima ora, fa n'colpo grosso, per poi farne un altro ancora, merda nelle vene, scoppia la testa, sono un incubo scateno la tempesta, vorrei fare un inchiesta, su sti stronzi in fila appoggiati al motorino, giù il cappuccio e sparare tra la folla abbassando il finestrino, i miei quartieri, casa, no, non so chi sono, strozzo le lacrime senza abbassare il tono, rivedo in foto ciò che resta di casa mia, persa via, un altra anima pia, tra urla grida e baci tra i palazzi e luci blu della polizia Ora ho ferite e cicatrici sul mio corpo aperto, è un autopsia, rivedo allo specchio il mio spettro con un fare spento Chiudo le ferite in una stanza per andare via Chiudo le ferite in una stanza ora che non sei mia Arrivare su una stella, fra seguo la scia Fare sempre ciò che voglio così sia, chiudo le ferite in una stanza e le abbandono nella mia follia Sono uno squalo la mia pinna tra la folla, far la conta dei miei errori e tirarne la somma, sdraiarmi abbracciato su una bomba, scrivere le mie lettere stampate sulla tomba, sapere che ti aspetta ancor prima che risponda Il mio corpo morto, no, non racconta, fare la conta, buttarsi su sta vita per lasciarne l'impronta, arrivare in cima guardando il sole che tramonta, il mio corpo morto, fiato corto, porto, un regalo a ste meretrici, chiudo cicatrici, da sta merda son risorto costruendo edifici, si grazie agli amici, ora me ne sbatto il cazzo, sto sempre fatto, non te ne vai ti sfratto, forse un po' matto, se questa è una guerra. Ti sdraio a terra e sempre mio l'ultimo atto. Ho sempre una ragnatela nei denti, volete stare dietro siete lenti, parli di strada, sulla lingua una spada, si siamo brutti clienti, mi trovi Co Na birra in mano, Miro da lontano, so la luce che abbaglia sto faro, vedi la pinna io son tutto lo squalo, sguardo fisso negli occhi,me so perso in queste notti, non mi abbasso al primo sparo, no, non credo che mi tocchi.,no, non so se è chiaro.