Caos
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27 Jun 2019

Una valanga di pensieri mi sommerge , Risalgo a stento poi boccheggio a luci spente, Riapro gli occhi per viaggiare con la mente, Sto urlando a bocca chiusa e nessuno mi sente. Cosa mi succede ? Sono immobile sul letto , Aspetto che gli spettri mutino il mio aspetto. Non mi aspetto nulla da nessuno perché il cuore nel mio petto non lo sento battere da troppo tempo. Mi ripeto che sto solo immaginando , Ma il malessere è una donna con l’abito bianco. Ho gli occhi aperti ma non guardo mentre salgo con lo sguardo verso il cielo dentro gli occhi della figura al mio fianco. Ho personificato il dolore provato per avere qualcuno che mi capisse, Da quando anche lo specchio ha smesso di guardarmi dentro e il mio riflesso è solo un’ombra che mano mano assopisce. Guardo le orme che ho lasciato sulla sabbia E piano piano mi allontano dalla riva , Naufragata dentro il mio mare di pianti aspetterò un soccorso che da anni non arriva. Ho un bruco dentro l’epidermide che mi buca l’anima rubandomi la vita. Si nutre del mio niente ed io per farlo smettere devo trovare il coraggio per farla finita. SONO ATTRATTA DAL CAOS , AD UN PASSO DA ME. ARRANCO POI CADO DENTRO I MIEI CLICHÉ. SIAMO PEZZI DI PUZZLE FERMATI DAI “se”, RITRATTI NELL’ALCOL CHE AFFOGA I “PERCHÉ?” Un mare di domande mi attanaglia Volgo gli occhi al cielo e poi ti dedico un sospiro Ho voglia di gridare ma serro le labbra Ti farebbe male questo mio dolente stridio Sono fredda come il gelo su in serranda Rivedo ancora te davanti agli occhi e mi castigo Quel giorno tu mi sei morta fra le braccia Abbandonandomi mi sento in colpa se respiro .. Ma resto la stessa persona Corro e consumo le suole Mi duole avere ragione Col sangue ho cresciuto un aiuola Mi ucciderò sulla luna Come le altre persone Guarderò spegnersi il sole la luna non brilla da sola Poi mi risveglio e cammino Con un dolore fulmineo Che mi si stringe alla gola la notte fino al mattino Mando giu pillole e vino Rivesto il pianto mio privo Di qualsivoglia difetto insieme a dei rami d’ulivo Che ci fissiamo è istintivo Echeggi di un amo furtivo Desta lo sguardo mio perso in questo mio cuor d’alluminio. Lesta la mano che giace sotto quegli aghi di pino, Dove non regna la pace e l’acqua non giunge al mulino SONO ATTRATTA DAL CAOS , AD UN PASSO DA ME. ARRANCO POI CADO DENTRO I MIEI CLICHÉ. SIAMO PEZZI DI PUZZLE FERMATI DAI “se”, RITRATTI NELL’ALCOL CHE AFFOGA I “PERCHÉ?”

67 Comments

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4 years ago

@linderfly tesoro che seiiii🥺🥺🥺❤️

4 years ago

la voglio su Spotify 🙏🏻🙏🏻 non riesco a smettere di ascoltarla

4 years ago

Here are my scores: Bars: 10/10 Delivery: 10/10 Impression: 10/10

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