mic99

Nosta_13-35

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Nosta_13-35

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17 May 2019

Ditemi che volete che Così facciamo prima sai Non siete ciò che siete Ma solo una copertina Avete sete di autostima sempre un po insicuri (Voi) Con l auto sempre in giro (Voi) Sempre gli occhiali scuri s Ma se restate soli senza più nessuno intorno (beh) Non siete i soli che pensate poi per questo mondo Ma solo parte di uno sfondo Dove ci danniamo tagli sulla tela nello spazo noi ci dilaniamo Ci cambiamo ci diciamo Ne parliamo Riflettiamo Ritorniamo sopra i passi Come fossero diversi Quando li ripercorriamo Poi non siamo più noi stessi Come quello che facciamo Dimmi dove quando come e ti darò un motivo Per cui rimo per cui scrivo per cui sono ancora vivo O nascondimi tra gli alibi chiusi nel comodino Siamo gli avidi che vogliono potere sul destino Lascia la pioggia lavi via le paure di ieri Non rimanere dentro i limiti dei tuoi pensieri La malattia della follia a cui non servono i sieri Riempie a colori questi giorni dai contorni neri Ma come recisi Dentro un mondo di flebili sorrisi Non ci siamo scelti Ma ci siamo uniti E forse Non ci siamo neanche persi Però poi ci siamo uccisi Per andare avanti ci siamo costruiti dei nemici Non si può restare amici, rispondevi ma che dici Ci lasciamo cicatrici,

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5 years ago

Ditemi che volete che Così facciamo prima sai Non siete ciò che siete Ma solo una copertina Avete sete di autostima sempre un po insicuri (Voi) Con l auto sempre in giro (Voi) Sempre gli occhiali scuri s Ma se restate soli senza più nessuno intorno (beh) Non siete i soli che pensate poi per questo mondo Ma solo parte di uno sfondo Dove ci danniamo tagli sulla tela nello spazo noi ci dilaniamo Ci cambiamo ci diciamo Ne parliamo Riflettiamo Ritorniamo sopra i passi Come fossero diversi Quando li ripercorriamo Poi non siamo più noi stessi Come quello che facciamo Dimmi dove quando come e ti darò un motivo Per cui rimo per cui scrivo per cui sono ancora vivo O nascondimi tra gli alibi chiusi nel comodino Siamo gli avidi che vogliono potere sul destino Lascia la pioggia lavi via le paure di ieri Non rimanere dentro i limiti dei tuoi pensieri La malattia della follia a cui non servono i sieri Riempie a colori questi giorni dai contorni neri Ma come recisi Dentro un mondo di flebili sorrisi Non ci siamo scelti Ma ci siamo uniti E forse Non ci siamo neanche persi Però poi ci siamo uccisi Per andare avanti ci siamo costruiti dei nemici Non si può restare amici, rispondevi ma che dici Ci lasciamo cicatrici,

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