Vine

indelebile

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14 Mar 2019

Questo freddo e questo vento, alimentano come son dentro, Vado a tempo, sui colpi di tosse e come se niente fosse, Ho il cuore spento, Guardo fuori dalla finestra, e penso, che ho un manicomio nella testa, Fisso gli alberi piegarsi e intrecciarsi come in una foresta, Mentre fuori riecheggia la tempesta, Il mio sguardo la cerca, In vano, Mi ripeto non posso starmene qui con le mani in mano, Vederti scivolare via, Sapere che fino a poco tempo fa eri mia, Ora questo vento è come una scia che porta con sé ricordi ma resteranno tali perché so che non torni. Ho cambiato le mie sorti, Ho visto morire corpi, Fa sempre più freddo in queste maledette notti, dove fumo e scrivo Bukowski, dove ti tieni tutto dentro fino a quando non scoppi, Crolli ma poi non ti controlli, Volli, fortissimamente volli, Me lo dice sempre mio padre le occasioni non sono tali se non le cogli, Lacrime su questi fogli, Mentre mischio sostanze, Cerco le assonanze e ascolto questo rullante, Ad ogni istante, Pensa a quanto sia straziante, Non avere nessuno che ti veda piangere, Ho voluto isolarmi, per un po' non calcolare gli altri, Non entrare su whatsapp non visualizzare i messaggi, Fuoco su i vostri villaggi, Le vostre teste come bersagli, È una bella giornata fuori, esco il sole pieno picchia con i suoi raggi ma penso che, Il vento ci spazza, Ci separa, ci lascia, Sembra che in un primo momento mi piaccia, Poi scoppio a piangere e come un cane abbandonato ritorno tra le tue braccia, È per questo che mi manca, Sulle tue labbra, c'è ancora la mia firma come un abito di marca e Spreco tempo come carta, Sto alzando la barra, Guarda, È il vento che mi impedisce di amarla ma questa non fa niente e parla, È la sua arma, sa come usarla e tutto mi si gira contro come il karma, Sono il menestrello che narra, questo racconto, La storia di un tramonto e delle paure che nascondo, Perché infondo, Sono pazzo e I pazzi li assecondo, Tra parole e messaggi scritti, I nostri baci erano i miei unici delitti e sono incensurato ma il mio reato più grande è stato quello di averti amato, So di aver sbagliato e probabilmente di essere un disastro, Un impiastro, Posso fuggire ma da te non ho scampo, Tu prima io dopo come tuono e lampo, Come Abramo e Isacco, sulla strada per Damasco, Ricordo quando salivi sulla moto non sapevi mettere il casco, Ora però che strazio cazzo, Vederti con un altro, Mentre son qui che scrivo sognando un palco, sognando di fare il salto e ora le lacrime sul foglio son divenute borotalco, Mentre calco, Le lettere e continuo a riflettere, con il fiato flebile, lascio ogni parola indelebile.

11 Comments

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5 years ago

bomba

6 years ago

bravo

6 years ago

anche ae la qualià non è la migliore, mi piace tanto il testo

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