Zero Official

Zero- Riflessioni

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27 Feb 2019

E solo un altra notte che passo con una canna in mano con i dubbi per ciò che siamo Mamma e papa scusate se mi allontano ma il mio mondo non vuole esibirsi dentro al vostro scenario chiudete il sipario Non siamo burattini appesi ai vostri fili capiamo il tutto da nulla nei gesti infantili Dimmi se in questa merda esisti o vivi prima che il tempo mi afferri coi suoi canini per i giorni che gli rovini Ho conosciuto l'amore nei suoi sguardi e nelle sue parole nei versi che ho espresso con dolore nel calore mancante di una anima distante che si avvicina solo se vuole   si dimentica la prole Vieni e vedi come sto io non melo chiedo da un po e tutti frutto dei giorni no il vostro show melo godo dall'ultima fila mentre mi faccio i cazzi miei e chiudo un altra rima Siamo vocali tra consonanti unici e costanti la forza del fango nei diamanti Lo sguardo illuso dei tanti che provano a fermarmi ma ora è troppo tardi ho deciso di assaporare i tramonti mancanti Porto il disagio nelle mente di chi fuori mente perché giudicato sempre conta il volto della gente io porto calma nel buio latente nei grammi dei drammi per i danni di questa musica che salverà sempre Istinti numerali in crisi parziali i bisogni monetari la sottrazione dagli umani la voglia del diverso costringere a essere strani ma non schiavi rende più forte gli stessi in cui dubitavi Noi abbiamo il sangue di chi combatte ma la voglia di chi ha tutto subito di chi si gioca il destino a carte l'orgoglio di chi ha sbagliato e ribatte il rapporto sentimentale di chi è sempre stato messo da parte Il vostro dio o il mio silenzio e uguale entrambi amano solo ascoltare si nutrono delle nostre pare i fantasmi racchiudono i miei sogni nelle loro bare tra un mare di realismo che definisce il mio male Io resto un altro giorno su una panchina a fumare il tempo e l'unico che riesce veramente ad ammazzare stringe il cappio collo fino a soffocare un uomo non può vietarti il diritto di parlare Gli anni fanno esperienza ma non formano la mentalità dentro anime che parlano per nascondere la verita io rimango disagiato oltrepassando l'aldiqua tutti i giorni che ho passato di merda chi cazzo meli ridà E tutto passerà ma non passa mai un cazzo sempre gli stessi lo stesso intrallazzo fino al giorno che sarò pronto al salto mi godro la sensazione dello schianto mica il viaggio Sto precipitando

2 Comments

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5 years ago

bravo bella canzone

6 years ago

E solo un altra notte che passo con una canna in mano con i dubbi per ciò che siamo Mamma e papa scusate se mi allontano ma il mio mondo non vuole esibirsi dentro al vostro scenario chiudete il sipario Non siamo burattini appesi ai vostri fili capiamo il tutto da nulla nei gesti infantili Dimmi se in questa merda esisti o vivi prima che il tempo mi afferri coi suoi canini per i giorni che gli rovini Ho conosciuto l'amore nei suoi sguardi e nelle sue parole nei versi che ho espresso con dolore nel calore mancante di una anima distante che si avvicina solo se vuole   si dimentica la prole Vieni e vedi come sto io non melo chiedo da un po e tutti frutto dei giorni no il vostro show melo godo dall'ultima fila mentre mi faccio i cazzi miei e chiudo un altra rima Siamo vocali tra consonanti unici e costanti la forza del fango nei diamanti Lo sguardo illuso dei tanti che provano a fermarmi ma ora è troppo tardi ho deciso di assaporare i tramonti mancanti Porto il disagio nelle mente di chi fuori mente perché giudicato sempre conta il volto della gente io porto calma nel buio latente nei grammi dei drammi per i danni di questa musica che salverà sempre Istinti numerali in crisi parziali i bisogni monetari la sottrazione dagli umani la voglia del diverso costringere a essere strani ma non schiavi rende più forte gli stessi in cui dubitavi Noi abbiamo il sangue di chi combatte ma la voglia di chi ha tutto subito di chi si gioca il destino a carte l'orgoglio di chi ha sbagliato e ribatte il rapporto sentimentale di chi è sempre stato messo da parte Il vostro dio o il mio silenzio e uguale entrambi amano solo ascoltare si nutrono delle nostre pare i fantasmi racchiudono i miei sogni nelle loro bare tra un mare di realismo che definisce il mio male Io resto un altro giorno su una panchina a fumare il tempo e l'unico che riesce veramente ad ammazzare stringe il cappio collo fino a soffocare un uomo non può vietarti il diritto di parlare Gli anni fanno esperienza ma non formano la mentalità dentro anime che parlano per nascondere la verita io rimango disagiato oltrepassando l'aldiqua tutti i giorni che ho passato di merda chi cazzo meli ridà E tutto passerà ma non passa mai un cazzo sempre gli stessi lo stesso intrallazzo fino al giorno che sarò pronto al salto mi godro la sensazione dello schianto mica il viaggio Sto precipitando

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