Lascio che il tepore sciolga il ghiaccio sulla mia calotta ' cranica, grandine piovuta sadica sulla mia fronte madida - Pallida patina di nevischio candida Liquefatta al caldo che lascia la mia testa fradicia -Così smarrito che il cervello non mi ascolta -Come quando scrissi sotto la pioggia di Londra Così tante cose in mente che nel foglio non ci stava più niente E la mano quasi non sembrava pronta -Ricordo volti spettrali a guardarmi in viso non erano in molti perché, tutti uguali, Sgomitavano fissando a vuoto un punto' per arrivarci primi passando' sopra tutti e sopra tutto Dentro quel bloc notes da un pound e 69 Mi annotavo queste cose quando mi sentivo solo Ed era quasi strano che mi ci sentissi tra loro: esseri abituati a stare insieme eppure senza calore E di calore ne ho bisogno ' perché son fragile come una foglia - ' e da dove vengo tira sempre un forte vento che più che nei petali si trova sulle spine della rosa ' Proprio questo a volte mesto, me ne sto sveglio anche se vorrei andare a letto presto ' Perché_mènto a chiunque spesso pure se non voglio, non imbroglio giusto questo foglio, a essere onesto resto assorto tra i miei feelings, * faccio il morto in acqua non davanti ad una TV * qua di bello solo il mare, che fai te ne privi? 'Sono tanto empatico che cogli il senso senza lyrics Piove sempre sul più bello, Quando mi trovo spensierato e allo scoperto senza ombrello - Ed io che ancora faccio in mare il morto me ne fotto non sei meno uomo se lasci che l'acqua ti scivoli addosso - E scende scorrendo lungo il dorso La lasci fare privo di qualsivoglia rimorso -Forse in passato avresti corso, ma in questo caso Con il corso che ti viene incontro, resti lì al tuo posto Rimani saldo immerso come un orso sai che se vuoi sopravvivere non devi muoverti d'un passo ti abbassi, quatto quatto come fossi un ratto in attesa che qualche speranza salti fuori dall'acqua e ti venga addosso risali l'acquedotto rendendoti conto che coincide con quello stesso condotto dal qualé secerni lacrime preziose come dracme 'L'insicurezza è il più potente degli ordigni _Acme_ "Ma che - ti succede, non stai bene?" Macché, però sono più scosso del terreno delle Marche non ho più fede in nulla perché non so cosa farne non ne ho trovato l'Arché sarà colpa delle Parche Continuo la mia marcia pure con le membra stanche per poi spingermi oltre il mio destino scritto - (dead serious) sulle carte