Nuvole bianche e le pare sono tante, Le sciolgo camminando per la città come Dante, Un anima errante, con le gambe stanche, Con il peso del mondo come atlante, ma che scrive barre, cammina tra le nuvole, con le pupille lucide e le scarpe sudice, Nuvole bianche, come ciò che provo, Come l'odio che covo, Lo covo, all'infinito, di nuovo, Eppure mi ritrovo, In ogni mio verso e testo, scrivo e ti penso, Rime come aromi di incenso, Che sprigionano fumo denso, Mi illumino d'immenso, Lettere, che colmano questo etere, Ho sete, nuvole dove siete? Questi problemi stanno diventando pietre, Mi sento un pesce chiuso nella rete, Se tu sei tempesta io son quiete, Nuvole bianche, come la fede, Bianca, perché l'uomo non la vede, Dovrebbe aprire gli occhi e invece, Si accorge che è nera come la pece, Nuvole nere, Come quelle sere, dove vuoi bere ma ci son solo paranoie nel tuo bicchiere, Come serpi, Che si intrecciano come questi versi, Che come il cielo diventano tersi, Come ciò che mi daresti, se fossimo ricoperti, Da un velo ma è solo gelo e non lo vedresti, E come quando te ne vai e sai già che non resti, Nuvole bianche, come le mie parole che diventano parole sante, Non ne salto nessuna, neanche una, nuvola della mia ombra che fuma e le scrive tutte quante, Nuvole bianche, Come questo istante dove ripenso a quando sarò grande e troverò risposta a tutte queste domande, Come il tuo ricordo, ti scrivo e ti scordo, Camminando con il fiato corto, cercando sempre di enfatizzare il messaggio che porto, Mi pento e mi dolgo, Tra mille nuvole mi dissolvo, Come vapore, Come le parole, nuove di queste storie, Ma ora vi voglio introdurre le nuvole azzurre, Le più belle che si intonano con il luccichio delle stelle quelle, Dove c'eri anche tu e ora che non ci sei più, è proprio da queste nuvole che cado giù