2bock

💀💀

2bock
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21 Dec 2018

Sento il mio sorriso da bambino, una lama tagliente sopra il camino, la morte che sussurra vieni più vicino, ho più ferite che ricordi, pensieri morti, volano parole e la lacrime sui nostri volti Ora resto solo, non sto a guardare, scolo in altro bicchiere non so parlare, di quello che stato, voglio gridare, al tempo di fermarsi di tornare indietro, il cielo tetro fa da sfondo, io dal vetro, scelgo un punto dal mappamondo, guardo il tuo sorriso mentre affondo, e la mente che mi butta giù ma ho già toccanto il fondo Solo solo un bastardo, senza un occhio di riguardo, ritardo ad ogni traguardo, ad ogni passo importante, ad ogni tuo sguardo, e ogni pensiero è più assordante, io come Dante, ne ho amate tante, tutte a parole e a parole tutte sante, resto abbagliato, perito ferito abbandonato, ed il mio tempo è già arrivato Riprendo fiato da tutto pago la mora, la testa sott'acqua che respira ancora, sento la mia ora, brillano gli occhi, mille rintocchi a illuminare questa aurora. Corpo malato e la testa che non funziona più, sono un paziente, fuori di mente, mentre il diavolo mi tira su. Gira il disco sulla stessa traccia, sempre presente come il fisco, e ci perdi la faccia, ho scritto parole ma è carta straccia, non faccio questa roba perché mi aspetto che piaccia. Sono solo un altro stronzo con il mondo in mano, un altro imperatore Adriano, vorrei ciò che mi spetta ed arrivar lontano, 3 vite sopra il cielo e poi buttarmi giù, da un aeroplano. Non ho più sogni che mi danno motivi, pensieri schivi, privi di alcun valore e ciò che scrivi, ciò che porta sempre calore, ricordi e archivi, non mi sentivi, ho scritto una lettera e l'ho lasciata accanto a te mentre dormivi.

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6 years ago

Sento il mio sorriso da bambino, una lama tagliente sopra il camino, la morte che sussurra vieni più vicino, ho più ferite che ricordi, pensieri morti, volano parole e la lacrime sui nostri volti Ora resto solo, non sto a guardare, scolo in altro bicchiere non so parlare, di quello che stato, voglio gridare, al tempo di fermarsi di tornare indietro, il cielo tetro fa da sfondo, io dal vetro, scelgo un punto dal mappamondo, guardo il tuo sorriso mentre affondo, e la mente che mi butta giù ma ho già toccanto il fondo Solo solo un bastardo, senza un occhio di riguardo, ritardo ad ogni traguardo, ad ogni passo importante, ad ogni tuo sguardo, e ogni pensiero è più assordante, io come Dante, ne ho amate tante, tutte a parole e a parole tutte sante, resto abbagliato, perito ferito abbandonato, ed il mio tempo è già arrivato Riprendo fiato da tutto pago la mora, la testa sott'acqua che respira ancora, sento la mia ora, brillano gli occhi, mille rintocchi a illuminare questa aurora. Corpo malato e la testa che non funziona più, sono un paziente, fuori di mente, mentre il diavolo mi tira su. Gira il disco sulla stessa traccia, sempre presente come il fisco, e ci perdi la faccia, ho scritto parole ma è carta straccia, non faccio questa roba perché mi aspetto che piaccia. Sono solo un altro stronzo con il mondo in mano, un altro imperatore Adriano, vorrei ciò che mi spetta ed arrivar lontano, 3 vite sopra il cielo e poi buttarmi giù, da un aeroplano. Non ho più sogni che mi danno motivi, pensieri schivi, privi di alcun valore e ciò che scrivi, ciò che porta sempre calore, ricordi e archivi, non mi sentivi, ho scritto una lettera e l'ho lasciata accanto a te mentre dormivi.

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