Ho avuto gli incubi pure stanotte e vomito rimorsi Dalle quattro e venti che sto sveglio e sto vedendo i mostri Vado al distributore per comprare da fumare. Con la rabbia che deraglia, qua spuma e biancheggia il mare. È meglio cancellare che ricordare giuro mi ricopro di pensieri in sto bukkake grigio scuro. Sciolgo i miei rimpianti assurdi nella bile che conservo Cacciatori del rimorso credono rinasca cervo. E non va bene, avere una coscienza, ho varato cuori alle crociere dell'indifferenza se tornassimo ai crociati Dio farebbe meglio senza Cristo come il nichilismo, non puoi coglierne l'essenza. E mi associo tra i dissociativi e sbarro queste barre che mi barricano, tra le pareti di sto tufo e spesso con i testi dico tutto e dico niente ammazzarsi per la gente è come dare il culo ad un eunuco. E con il buco che c'ho in testa ora come facciamo farei rewind per cancellare tutti quei ti amo E nascerei vivendo bene potessi rifarlo conserverei solo la prima notte in cui scopiamo. E riassumendo sto messaggio, mi sembra una confessione potrei renderlo chiaro ma non ce n'è ragione. Fermatevi o mi sparo dalla disperazione. Adesso state zitti, è mia la decisione Di fermarmi o di passare avanti con tutti sti graffi Ma ho tradito troppi santi per quei perché mancanti Mi sento un po' come Dali mentre sognava gli elefanti ora spiegami la vita perché io mi fermo qui. E sbatto sopra un flusso sprovvisto di arrangiamenti l'importante è quanto lo capisci, non quanto lo senti Alcuni qua s'ingozzano, altri sono lenti ma se vuoi mangiare me ti trovi Pane e non i denti. sbatto sopra un flusso sprovvisto di arrangiamenti l'importante è quanto lo capisci, non quanto lo senti C'è chi fotte e se ne fotte e chi fotte coi sentimenti Ma se c'hai voglia di fottere con me poi te ne penti.