Psicolabile
Mi sento instabile una mente psicolabile Che mentre già mi parli Ho tarli che all'interno Mi rendono fragile Vivo tra pagine Tu immagina Vivo nel lato oscuro Di un margine buio Che spesso mi argina Ascolto un piano E mi allontano È nella notte anche le note Mi ricordano chi siamo incosciente vago cammino lento Aspetto che sia il fato A dirmi chi sarò nel tempo A volte penso Che se avessi dato meno tempo Ai miei complessi spessi Ora non stavo Immerso in questi rompicapo Senza quel peso Denso Che stendo Nei testi Cado Se penso Che ogni mio verso Riflette Un complessato Vivo nel dubbio eterno Dietro frasi e un quaderno dietro Fasi vivo quasi In un mondo alterno Mi sento un latitante Che naviga senza sosta In un mare che spesso si agita È mi argina dalla costa
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