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GENESI DELLA VITA

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GENESI DELLA VITA

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2 months ago

GENESI DELLA VITA Rabbia si fa spazio in un destino incontrollato L'eufemismo principale è andarsene per morire Ma come colla su sto muro mi sento appiccicato Sarebbe bello qualche volta pensare di sparire Per far conto a chi non ha, saputo offrire Tutti che ricevono ma cosa danno Tutti che lamentano ma cosa hanno Mi trovo in un limbo costante, perenne Tra l'uomo che lotta e quellò che si arrende, Con lemie carenze sono decadente Tipo baudelaire e i fiori del male Ma qui dimmi un po, chi ci verrà a salvare? Solo gli stolti non vedono Solo chi vuole non sente o percepisce troppo l'ego Solo chi ne ha passate può parlare, non è vero Chi ha una vita normale e chi meno? In base a cosa definiamo In base a cosa gioiamo, soffriamo, piangiamo In quei 10 minuti di crisi, per poi uscire e tornare col sorriso tra la gente Come fosse tutto indifferente Piango poco nella vita ma quaadoo serve Non dedico ste goocce a chi noon le sente Tra alti e bassi siamo ancora soottoterra Ed è proprio questo che mii spaventa Devo fare tuutto ma faare ché Viviamo come un orologio fai un po te Siamo come costruzioni fai da te Solo che, io faccio per me Mi sento vuoto senza una ragione Vuoto, ma così pieno di dolore Non parlo di svogliatezza per fare il mio dovere Andare a lezione, studiare, non dormire le sere Questa la routine che si replica costante Sento un senso non spiegabile Che mi avvolge, così abbagliante Non aver la forza di far nulla, sono fragile Sento catene che si insidiano tra me e il mondo Mi legano, modestamente rompono Quante domande senza una risposta che riformulo Quanti pensieri che si aggirano nella mia testa In quell'unico neurone che oramai ci resta Quante storie mai successe ma sviluppate dentro Forse mentirò a me stesso, ok mento a me stesso So affrontare in faccia la realtà, l'ho fatto spesso Cosa può farmi cadere, direi niente, direi tutto Tanto mi rialzo sempre, ma ora son distrutto Piango poco nella vita ma quaadoo serve Non dedico ste goocce a chi noon le sente Tra alti e bassi siamo ancora soottoterra Ed è proprio questo che mii spaventa Devo fare tuutto ma faare ché Viviamo come un orologio fai un po te Siamo come costruzioni fai da te Solo che, io faccio per me Non è paura di mostrarsi al pubblico Perché son loro che devono mostrarsi a te, veramente

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GENESI DELLA VITA Rabbia si fa spazio in un destino incontrollato L'eufemismo principale è andarsene per morire Ma come colla su sto muro mi sento appiccicato Sarebbe bello qualche volta pensare di sparire Per far conto a chi non ha, saputo offrire Tutti che ricevono ma cosa danno Tutti che lamentano ma cosa hanno Mi trovo in un limbo costante, perenne Tra l'uomo che lotta e quellò che si arrende, Con lemie carenze sono decadente Tipo baudelaire e i fiori del male Ma qui dimmi un po, chi ci verrà a salvare? Solo gli stolti non vedono Solo chi vuole non sente o percepisce troppo l'ego Solo chi ne ha passate può parlare, non è vero Chi ha una vita normale e chi meno? In base a cosa definiamo In base a cosa gioiamo, soffriamo, piangiamo In quei 10 minuti di crisi, per poi uscire e tornare col sorriso tra la gente Come fosse tutto indifferente Piango poco nella vita ma quaadoo serve Non dedico ste goocce a chi noon le sente Tra alti e bassi siamo ancora soottoterra Ed è proprio questo che mii spaventa Devo fare tuutto ma faare ché Viviamo come un orologio fai un po te Siamo come costruzioni fai da te Solo che, io faccio per me Mi sento vuoto senza una ragione Vuoto, ma così pieno di dolore Non parlo di svogliatezza per fare il mio dovere Andare a lezione, studiare, non dormire le sere Questa la routine che si replica costante Sento un senso non spiegabile Che mi avvolge, così abbagliante Non aver la forza di far nulla, sono fragile Sento catene che si insidiano tra me e il mondo Mi legano, modestamente rompono Quante domande senza una risposta che riformulo Quanti pensieri che si aggirano nella mia testa In quell'unico neurone che oramai ci resta Quante storie mai successe ma sviluppate dentro Forse mentirò a me stesso, ok mento a me stesso So affrontare in faccia la realtà, l'ho fatto spesso Cosa può farmi cadere, direi niente, direi tutto Tanto mi rialzo sempre, ma ora son distrutto Piango poco nella vita ma quaadoo serve Non dedico ste goocce a chi noon le sente Tra alti e bassi siamo ancora soottoterra Ed è proprio questo che mii spaventa Devo fare tuutto ma faare ché Viviamo come un orologio fai un po te Siamo come costruzioni fai da te Solo che, io faccio per me Non è paura di mostrarsi al pubblico Perché son loro che devono mostrarsi a te, veramente

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