Fuori penso, fuori penso, 'sto tempo è denso e non ci trovo un senso quindi faccio dissenso. Certe droghe le danno via, certe le trovi in farmacia. Chi non mangia in compagnia o è un ladro o è una spia. Suca perché non sei il duca di 'sto rap, io ti guardo la nuca purché io non ti guardi in faccia, certi uomini di merda, occhiataccia, non si chiedono perché si spaccia, ma certi uomini di merda che spacciano allora su chiù sperti di cu va a cerca travagghiu. Vìu teste di minchia, li tagghiu, la notte penso a scrivere, così vi falcio. C'è l'avrò a caso o sono solo un pazzo, manco io lo capisco 'sto andazzo. Tragedie e gente aspetta ancora gli indennizzi, periodi di elezioni, i votanti li vizi, vi trovo peggio di 'sti cantanti tristi. Non so se avrò un posto nel regno dei celi, che da cristiano non assolvono ai miei doveri. Me ne pento ma questo sento, chiedo il perdono ogni momento. Tienitela pure la tua storia, la tua gioia, la tua squadra, la tua troia, che vi rispedisco a Lavandonia. Due quartine e due terzine di endecasillabi che non ho mai rispettato, più studio il diritto, più odio lo stato, vado negli US con l'espatrio, ma ora che ci penso, lì è anche peggio, noi non ci pensiamo, siamo sempre a giudicare dall'ultimo piano. Non mi fido così tanto dei vaccini, spariamo virus morti dentro ai bambini, certo, biologicamente è giusto, ma eticamente non ci trovo gusto, non so, sono sempre sbagliato perché sono sempre lo stesso anche se un altro anno è passato, faccio sempre il rappato ma più maturato. Faccio rap tipo Jack the Reaper, non sono come voi con 120 tipe, hai 100 amici che sono 100 pippe, alla farmacia di turno lasciano le siringhe, perché la società non vuole ma ci tenta, 'sta Generazione morta prima dei trenta, morta dentro ma ancora svolge mansione, perché non ha ancora i contributi per andare in pensione.