p.p.s.
HaisIl piede posa fermo sul asfalto e le sue crepe non teme e procede svelto per quanto il sentiero è Breve Lui è deciso nulla vede- quando ha un obbiettivo Come tramite lo scrivo e lo nascondo fra le pieghe Di un foglio stropicciato poi portato via dal vento Che si prende nel passato e che riduce tutto a un Tempo Passa svelto e posa lieve - si leva come incenso Ed al mio corpo che lo lava dona senso a ciò che penso Il piede posa fermo sul percorso del sentiero Che è ad un passo dal inferno o al paradiso più terreno Artificiale dal interno sei dei loro o sei guerriero O sei passivo per l eterno oppure lotti io mi schiero! Mischierò le carte l ultima partita a poker Che ti succhia tutto il sangue dal racconto di brown stoker Non mi chiamano The smoker e parlo poco dei miei grammi Non mi atteggio non la tiro e Ci sto largo nei miei panni! Sto largo nei miei panni ed i miei panni stanno larghi Continuo ad inciamparmi solamente per rialzarmi Profilo basso, passo calmo nervi sono a fior di pelle In questo lasso vasto la tensione che è alle stelle Senza soldi in tasca a malapena qualche canna E la valuta non mi basta per rendere grazie a mamma e a tutto quello che ha fatto per me adesso sono fatto di rap Per il 50 per cento l altro 50 viene redatto da me Non ho mai dato di matto, mento per dato di fatto Diciamo che ho fatto un patto e per questo adesso combatto Mi sbatto e sono disfatto ma dalla fatica attratto Se mi dà soddisfazione - amo sto contrasto! La vista dalla vetta compensa ogni mio sforzo Alternarsi alla perfetta parità di ogni tramonto Con la conseguente alba- colori che io smorzo Su una tela che ricama tutto quello che racconto Amo il sole dopo la pioggia passan le ore Viceversa amo la pioggia dopo qualche giorno al sole Dopo solitudine amo compagnia e abitudine Ee dopo l abitudine prevale solitudine
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