Nel freddo cuore della notte, entro da Gled, La macchinetta in mano, pronto per il segno impresso sulla pelle, Inchiostro nero come l'ombra, il mio racconto disegnerà, Un'arte permanente, nella carne resterà. Le luci tremano, il battito accelera, Nella stanza silenziosa, la creatività si libera, Gled, l'artista del buio, con mano sicura e ferma, Trasforma il dolore in arte, la pelle in una tela squisita. Ogni ago punge come una rima tagliente, Nel mondo del dolore, trovo un senso, una mente, Il tatuaggio è il mio linguaggio, la mia voce silente, Nelle linee e nei colori, racconto la mia gente. Gled tesse storie sulla mia pelle, un'epopea senza fine, Con la macchinetta danzante, la mia anima si definisce, Un viaggio nel passato, nel futuro, nel presente, Ogni ago pungente, un ricordo, un istante. Così, nell'arte del tatuaggio, trovo la mia verità, Nelle mani esperte di Gled, la mia anima danza con bontà, Il dolore e la bellezza si fondono in un canto, E sulla mia pelle, il racconto di vita si fa incanto.