Accendo il quadro fra metto in moto Il motore è in folle e gira a vuoto Come il tempo nell' orologio So che lo speco se sto a lavoro E che fare? Scappare mi sembra sbagliato qua ci son nato si spezza il fiato Anche oggi resto ingabbiato In mezzo agli altri schiavi dallo sguardo disperato. Non lo vedi disgraziato siam pedine così piccole che channo tolto tutto tranne queste poche briciole Ci tirano le schicchere qua al peggio non c'è limite vi guardo e non mi spiego come cazzo fate a ridere... vivere non credo che sia questo è ben diverso se i giorni si susseguono identici è l inferno sto bene se l accendo tu sali Bro io scendo! se in questo purgatorio ci cammino ma all'inverso detesto sto denaro solo a spenderlo son bravo ma per accumularlo troppo tempo ci scambiamo lo so per te è la norma ma a me ancora suona strano ci sfianchiamo per un grano non edibile per della carta straccia che non puoi manco dipingere si è preso tutto il senso e vuoto dentro non puoi estinguere non ti resta che fingere... bah.. tira bene quel sorriso che non mi convinci gli occhi miei son quelli delle linci i tuoi li vedo spenti e fin troppo convinti che il nero che li colma li ha già vinti svuotati e ricorda la scelta è nostra l ego si alimenta col senso di colpa se ti credi corpo l anima si scosta l asceta ci ricorda che la posta in gioco è molta.. prendo questa svolta la gomma stride guiderò finché sta strada arriverà al confine risalgo queste chine è una questione di principio fin quando quelle stelle non le avrò tutte vicino che tra queste luci fredde son più limpide le scelte si intravede quel sentiero che dal tutto porta al niente le apparenze si dissolvono come le tue certezze la mente è più sottile anche se urla non si sente gente la questione è molto semplice dobbiam riprendere ciò che ci appartiene da sempre se il mondo già ti ha reso indifferente farai parte del gioco come eterno perdente ancora predarore sento fra la tua paura detesto quando l ordine è imposto dalla pula anarchico perché le leggi sono un impostura drammatico nell' animo il sacro è la mia cura giura che non lascerai piu pioverti addosso che non prenderai una scelta col terrore del rimorso studia che la meta conta meno del percorso che chi ha ragione d'essere non può essere nel torto! c'ho caldo e sporgo il braccio dal finestrino il vento sulla pelle mi ricorda che son vivo scrivo per comprendere e compiere il destino fumo per distinguere l'aria dal respiro sospiro di sollievo a lavoro finito scendo da sta macchina e la maledico siedo nel silenzio senza vista ne udito prego che sta luce unisca ciò che è diviso.