Ricordo per strada, io ero quella nuova Mi ero trasferita da poco in quel paese in quella zona Non conoscevo nessuno, ero da sola. Volevo solo un po d’erba, abbattere la noia. Mi buttai senza timore verso la prima comitiva che vidi, spaventati pensano agli sbirri Dissi al comune ragazzo con la bici Se vuoi ne giri una che la fumiamo tutti così ti fidi Da allora son tanti i giorni passati nella villa, seduti sulle panchine a raccontare una storiella A raccontarci delle nostre vite A raccontare anche dentro al bar, con mille miste bruciate Ricordo anche il tipo sulla sedia a rotelle, ricordo buste negli alberi e chiacchiere nelle piazzette Eravamo in mille, tutti fattoni Ero felice anche non avendo i milioni E non li ho dimenticati, stanno nei miei ricordi E non ci parlo anche se i momenti sono troppi E non li vedo più, sono andata via anche se Resteranno sempre dentro di me perché Mi hanno fatto riflettere, mi hanno fatto crescere Senza di loro non sarei chi adesso dico di essere Dipendere sempre meno dalla società Forse è meglio tenermi i sensi di colpa, che la falsità I sensi di colpa per ciò che sono Quando confidi a chi ti ama che non sei come l’oro Quando ti accetta ma ti senti comunque uno schifo E la paura e il vuoto nel petto prendono il sopravvento Tutti loro Mi hanno fatto riflettere, mi hanno fatto crescere Senza di loro non sarei chi adesso dico di essere Dipendere sempre meno dalla società Forse è meglio tenermi i sensi di colpa, che la falsità I sensi di colpa per ciò che sono Quando confidi a chi ti ama che non sei come l’oro Quando ti accetta ma ti senti comunque uno schifo E la paura e il vuoto nel petto prendono il sopravvento Tutti loro