Io che mi svegliavo con la tachicardia, Maledetta malattia, Nativa da una vita fatta di tristezza e agonia.. Anche sta notte devo alzarmi da quel divano freddo è scomodo.. Le mani tremanti e il cuore nello stomaco.. Ormai manco più vomito.. Sento solo tremare il corpo.. Un altro giorno che va storto.. Manca poco e mi troverete morto.. Mi sento sempre più sporco, Questa vita difficile che mi rende un bastardo, un balordo.. Cerco te nel bel mezzo di questo cammino, Cerco il sole in questo declino.. Accendo un’altra sigaretta perché sta vita mi sta stretta ora che non ci sei e hai sbattuto la porta, Andandotene di fretta.. Non so se ti rivedrò un’altra volta.. La voglia di tornare ad amarti è davvero troppa.. Ma il cielo si è oscurato con nubi cupe che mi lascian senza fiato. Odio ogni mio genere di lato.. Palpitazioni preoccupanti che non mi lascian dormire.. Quando smetterò di soffrire?! Se questa angoscia mi trafigge di spine.. Il vino ormai è finito, Tiro giù la tapparella e mi metto sotto la solita sporca coperta.. Gelide gesta.. Di un’Amore che splendeva ed ora s’è fatto tempesta.. Ma la strada che intravedo ormai è questa.. Difficile e inutile come il mattino in cui sono andato a messa.. Io che mi sentivo strano, Io che sembravo il più debole della mia razza.. Io che vedevo pian, piano sfaldarsi la mia corazza.. Agorafobia vigliacca, Mi prendi e mi blocchi tra le mura di questa stanza.. Sento il freddo che avanza.. Falsi e inutili amici mangiano la mia pietanza.. Fotofobia abbagliante, Spengo la luce e la mente va via distante.. Da questi pensieri, Da queste cicatrici che son come brutti ricordi che eclissano il mio ieri…