AkumaRapRabbit

Richiami Molesti

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Richiami Molesti

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05 Dec 2021

Questo pensiero mi prende a calci e mi attacca, io li volto la faccia e con aria fiera si sgancia. Ma imperterrito ritorna a fluire, si impossessa persino del mio vinile. Mentre bevo un bicchiere di vino, Mi accendo la sigaretta, vado di fretta come quando ero ragazzino quando con un tavola volavo come Jordan al suo ultimo tiro. Scappo dai spaventapasseri del passato che mi battono sulle spalle dicendo di tornare.. Indietro, indietro che ho sbagliato strada, vogliono riportarmi dentro la fossa ma sta volta cementarmi senza via d’uscita. Mi lascio strappare la maglietta e scappo via, da questo problema, da questa malattia. Da questa malattia di vivere temendo la scimmia che avanza, quella che si riesce ad attaccarsi, non le togli le braccia. Contando i minuti, le ore e i giorni… Comincio ad apprezzare i colori ed i contorni… Di questa mia vita, di quest’inverno freddo estremo, Dove ogni sogno sembra vero. Tocco in sinistra l’altra parte del cuscino ma tu non ci sei, hai scelto un altro destino. Piedi gelati cercano i tuoi sotto il piumone ma sto diventando grande e non ci sono più certe persone. Voglia di rigirare la ruota, far tornare indietro il tempo anche a costi di qualche banconota. Ma la vita non è così che la cavalchi, Così la incontri, la fissi ma non le fai paura. Ci sarebbe una cura, al male d’inverno. Alzarsi e mettersi a correre come un maratoneta, sciogliere i muscoli e diventare un mezzo atleta. Ozio ingiusto che bussi alla mia porta. Non vorrai mica rimandarmi all’inferno un’altra volta? Caronte è in pensione e i diavoli sono stanchi di vedermi. Piuttosto faccio amicizia con gli angeli celesti che mi portano a vedere prati verdi, incontaminati.. privi di lava, insidie e risate diaboliche Ma solo musica rilassante e soffici note. Chiudo gli occhi e il tuo viso è un dettaglio, talmente vicino, talmente reale che sembra un abbaglio. Scrivo tutti questi deliri per potermi salvare, da questa noia assurda che mi vuole ammazzare. Nulla è più di gran conto, se ora non mi sento così pronto.. non ho più il tuo candido viso appoggiato sul mio, la paura di trovarmi solo la sa solo Dio.

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3 years ago

Questo pensiero mi prende a calci e mi attacca, io li volto la faccia e con aria fiera si sgancia. Ma imperterrito ritorna a fluire, si impossessa persino del mio vinile. Mentre bevo un bicchiere di vino, Mi accendo la sigaretta, vado di fretta come quando ero ragazzino quando con un tavola volavo come Jordan al suo ultimo tiro. Scappo dai spaventapasseri del passato che mi battono sulle spalle dicendo di tornare.. Indietro, indietro che ho sbagliato strada, vogliono riportarmi dentro la fossa ma sta volta cementarmi senza via d’uscita. Mi lascio strappare la maglietta e scappo via, da questo problema, da questa malattia. Da questa malattia di vivere temendo la scimmia che avanza, quella che si riesce ad attaccarsi, non le togli le braccia. Contando i minuti, le ore e i giorni… Comincio ad apprezzare i colori ed i contorni… Di questa mia vita, di quest’inverno freddo estremo, Dove ogni sogno sembra vero. Tocco in sinistra l’altra parte del cuscino ma tu non ci sei, hai scelto un altro destino. Piedi gelati cercano i tuoi sotto il piumone ma sto diventando grande e non ci sono più certe persone. Voglia di rigirare la ruota, far tornare indietro il tempo anche a costi di qualche banconota. Ma la vita non è così che la cavalchi, Così la incontri, la fissi ma non le fai paura. Ci sarebbe una cura, al male d’inverno. Alzarsi e mettersi a correre come un maratoneta, sciogliere i muscoli e diventare un mezzo atleta. Ozio ingiusto che bussi alla mia porta. Non vorrai mica rimandarmi all’inferno un’altra volta? Caronte è in pensione e i diavoli sono stanchi di vedermi. Piuttosto faccio amicizia con gli angeli celesti che mi portano a vedere prati verdi, incontaminati.. privi di lava, insidie e risate diaboliche Ma solo musica rilassante e soffici note. Chiudo gli occhi e il tuo viso è un dettaglio, talmente vicino, talmente reale che sembra un abbaglio. Scrivo tutti questi deliri per potermi salvare, da questa noia assurda che mi vuole ammazzare. Nulla è più di gran conto, se ora non mi sento così pronto.. non ho più il tuo candido viso appoggiato sul mio, la paura di trovarmi solo la sa solo Dio.

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