Un’altra situazione che non garba, cerco dentro il pozzo l’acqua santa. Scivolo a distanza, lasciandoti spazio come ho sempre fatto. Amici o falsi amici, ancora non capisco.. Se vogliono il mio bene oppure il mio supplizio?! Tempesta di emozioni questa notte, dove mi sento come se mi avessero preso a botte. Nulla più mi fotte, a parte la mia mente che egregiamente non smette di farmi pensare ma non solo al bene ma soprattutto al male. Al male di vivere che c’è dentro ognuno di noi, io ho cercato in tutti modi di scavalcare l’inferno, anche quello più marcio, anche quello più eterno. Angeli e demoni che combattono dentro questa confusa testa, sbriciolando speranze e a testa bassa non so più che mi resta. Qualcosa dovrei fare, scegliere tra te, tra il bene e il male. Questa sfida è dura da giudicare, Quando su di un letto di un ospedale ti trovi a pensare. Amare significa anche accettare, Sapersi mettere in gioco nonostante la spirale, la spirale di incomprensioni di cui non ne vengo a capo. Senza fiato e senza più stima, raduno i miei bagagli e riaffronto la vita. Da solo o in compagnia?! La malsana trilogia, di epoche diverse ma emozioni sempre le stesse. A volte alzo il volume delle cuffie per non pensare. Per isolarmi da tutto e da tutti lasciandomi andare. Spade conficcate nel cuore che fanno male, dopo tutto questo tempo assieme, dovevo provare? Non posso negare di stare male ma se le tue scelte sono così mirate, un motivo ci sarà, che ti convincerà a star distante da noi. La colpa come sempre su di me ricade.. ma la coscienza pulita ho sempre voluto far affiorare. Sincero e onesto son sempre stato, ma troppo buono da farmi prendere il fiato. Il natale è ormai vicino ma con i piedi scalzi su di un tavolo sporco di vino, probabilmente passerò il mio triste destino.